È il titolo del webinar in programma Giovedì 25 marzo, alle 18.00 con ospiti di prestigio internazionale come Beatrice Covassi (Ministra Consigliera per l’economia digitale presso la nuova delegazione dell’UE nel Regno Unito), Alexandra Geese (Eurodeputata tedesca gruppo Verdi/ALE – Componente della Commissione per i bilanci del Parlamento europeo), Letizia Mencarini (Professoressa di Demografia della Università Bocconi di Milano), Rebeca Gomez Tafalla (Amministratore delegato del Polo Lionello Bonfanti di Loppiano), Felicia Zulli (Vice presidente associazione DAFNE) e Giovanni Di Fonzo (Presidente dell’associazione RATI), moderatI da Valeria Manieri (Giornalista Radio Radicale – co-fondatrice dell’associazione Le Contemporanee).
In questo mese che ci separa dall’avvio di una serie di appuntamenti dedicati al Next Generation EU, alla sua lettura, alla sua interpretazione e all’attivazione di stimoli per le conseguenti azioni, si manifesta con maggiore evidenza come esso costituisca la “frontiera” lungo la quale schierare la forza, l’impegno, il coraggio, la lungimiranza della classe dirigente e di tutta la comunità nazionale e locale.
“Ma perché Next Generation EU produca la grande svolta indispensabile e urgente, non può non avere in premessa un radicale e storico cambio di approccio – afferma Giovanni Di Fonzo, presidente di Rati – e ciò potrà elevare di molto le probabilità di successo, se si pongono con serietà in premessa la questione di genere e quella generazionale.”
Le autorevoli relatrici dimostreranno come la questione di genere sia molto, ma molto più di una questione sociale. La questione di genere, come vedremo, è una fondamentale questione economica ed è preliminare a ogni seria possibilità di sviluppo economico, produttivo e sociale.
È da qui che deve concretizzarsi quella invocata “resilienza trasformativa” di cui l’Italia ha estremo bisogno.
Di Fonzo aggiunge: “Senza un cambio radicale degli assetti sociali, senza un vero protagonismo delle donne e dei giovani, il Next Generation EU rischia di passare come tanti altri programmi straordinari, finendo in un drammatico fallimento senza prove di appello.”
Le indicazioni che emergeranno sono di grande utilità anche per le istituzioni e il partenariato socioeconomico e culturale regionale. Cosa a cui i soggetti organizzatori tengono molto.
Parteciperanno alunni e insegnanti di numerose scuole superiori.