In risposta ad un amministratore pubblico: Perché non prepariamo una “gigantesca estate” dedicata agli “invisibili” … ai “3 – 18 anni” … per i quali da oltre 13 mesi sono stati azzerati tutti i diritti costituzionali, già in via di progressiva rarefazione da una buona trentina d’anni, nella indifferenza generale … ma proprio generale.
Una iniziativa che punti come obiettivo generale a portare “Istituzioni, Famiglie, organizzazioni politiche, sociali, sindacali, imprenditoriali, culturali di ogni tipo” a recuperare la capacità di “vedere”, innanzitutto, e poi rendersi conto di come stiamo rovinando quelli che dovrebbero essere i realizzatori di quel “futuro” di cui ci si riempie la bocca, a tutti i livelli, dalla mattina alla sera.
Un’estate promossa dal Comune (dai Comuni), progettata immediatamente con il coinvolgimento di Associazioni di ogni tipo. Finanziabile anche attraverso una “raccolta popolare”. Una progettazione esecutiva dalla quale derivare da subito tutto quello che serve e da fare (es. ripulitura e recupero spazi pubblici, spazi di verde attrezzato, piazze, slarghi, insomma tutto quello che serve per tutte le attività progettate). Non pensare a delle mega ripetizioni, noiose, improduttive ed irritanti, ma ad attività intelligenti, creative, pedagogicamente innovative e tanto gioco, tanto protagonismo pervasivo con recupero di tanta socialità, prima male utilizzata e poi, con la pandemia, totalmente azzerata.
Il titolo di un libro che sto leggendo, pubblicato un paio di settimane fa è “CHE FINE HANNO FATTO I BAMBINI?” della giornalista Annalisa CUZZOCREA – sottotitolo “CRONACHE DI UN PAESE CHE NON GUARDA AL FUTURO”. Credo non ci sia bisogno di andare avanti. Buona giornata a tutte e a tutti!