La Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione (R.A.T.I.) è un’associazione di abruzzesi giovani e meno giovani che, ovunque vivano nel mondo, condividono l’obiettivo della promozione del talento, intesa come coinvolgimento dei tanti talenti diffusi in Italia e all’estero ma anche come impegno per valorizzare la creatività, l’iniziativa e il merito, fattori chiave dello sviluppo. Sviluppo ormai imprescindibile da una innovazione sempre più profonda e rapida in tutti gli ambiti della vita economica, sociale e istituzionale.
RATI è un network in continuo divenire, aperto all’adesione di tutti coloro che credono che il cambiamento possa iniziare dalle piccole cose e sono determinati (in latino rati significa anche risoluti, determinati) a condividere idee ed energie per far ripartire l’Abruzzo.
VISION
MISSION
L’evoluzione di RATI nel tempo
Jan, 2018
Co-progettazione PON
- Co-progettazione PON
- Partecipazione realizzazione moduli del PON
- Rosa digitale
- ERASMUS Code Community
- 2018 Azione chiave 2
- Partenariati Strategici nel settore Educazione Scolastica
- Avvio esternalizzazione attività e progettazione "PICCOLE DIGITAL ACADEMY"
- Quarta EU CODEWEEKJan, 2017
Co-progettazione PON e POR
- Formazione dei docenti
- Co-progettazione PON e POR
- Connettività scuole
- Terza EU CODEWEEKJan, 2016
PIPER X AICA "CODING FOR ALL"
- Formazione docenti
- Seconda EU CODEWEEK
- Coalizioni comprensoriali per la promozione del CODINGJan, 2015
Il futuro dei futuri possibili
- L'approdo a scuola
- il primo EU CODEWEEKMar, 2011
Atto costitutivo – Statuto
Carissime/i, gli eventi che si sono succeduti nei mesi che ci separano dal 30 luglio 2010, a qualsiasi livello e in qualsiasi settore, rendono ancora più robuste le motivazioni poste alla base della nostra avventura associativa.
In questi primi otto mesi di vita informale, vacanze comprese, il processo costitutivo è andato avanti in modo prudente, ma senza sosta e punteggiato da eventi ed iniziative dagli esiti decisamente incoraggianti.
In considerazione proprio di tutto ciò e dei propositi che ci siamo dichiarati e ribaditi nel corso delle ultime riunioni, peraltro largamente frequentate, abbiamo deciso di procedere alla formalizzazione della nostra costituzione, alla costituzione di RATI come associazione non riconosciuta.
Riconoscendo all’evento un significato importante per tutti noi, è stato deciso di farne una festa.
Abbiamo prenotato presso il ristorante "da Italia" di San Salvo (lo stesso del 29 novembre scorso), per la serata di Sabato 2 aprile.
Abbiamo la disponibilità di tutta la sala, sia per le attività che per la cena. La riunione inizia alle ore 18.00.
Saremo allietati dalla esibizione dei numerosi talenti musicali presenti tra noi.
Abbiamo concordato un menù da 25€ a testa. Ci siamo impegnati per circa 40 persone. Naturalmente è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO comunicare entro lunedì 30 marzo il numero delle presenze.
In allegato troverete la proposta definitiva dello Statuto sociale.
A nome del comitato promotore, invio un saluto affettuoso a tutti, raccomandandomi la presenza e la puntualità.Jul, 2010
L’Atto di nascita di RATI
Con la fine della lunga stagione assistita, l’economia abruzzese ha smesso di crescere, ed ha perso terreno nei confronti delle altre aree: dal 1996 al 2007 il reddito pro-capite regionale si è progressivamente ridotto rispetto a quello medio nazionale (passando dall’86 all’82 per cento circa) ed europeo (dal 98 all’86 per cento della media UE a 27 membri)
Produttività scarsa e in declino, ridotto tasso di occupazione, insufficiente finanziamento e utilizzo dell’innovazione sono alcune delle cause che hanno limitato la capacità di competere del nostro sistema produttivo sui nuovi teatri nazionali ed internazionali.
Un periodo così prolungato di crescita stentata, di minori prospettive di sviluppo e di occupazione impoveriscono progressivamente un territorio proprio di quelle risorse umane indispensabili per il suo sviluppo.
Il Mezzogiorno d’Italia, Abruzzo compreso, ha subito un deflusso continuo e consistente di forza lavoro, specialmente di quella con una maggiore dotazione di capitale umano. Tra il 1990 e il 2005 sono emigrati verso il Centro Nord quasi 2 milioni di meridionali. L’aspetto più grave è stato la “fuga” delle persone con un più elevato titolo di studio. Tra il 2000 e il 2005 sono emigrati oltre 80 mila laureati, pari in media annua a 1,2 ogni 100 residenti con un analogo titolo di studio.
La fuga dei cervelli, insomma, segue rotte transatlantiche, transalpine e non solo: risale l’Adriatico e attraversa l’Appennino. Quanto basta comunque per impoverire anche un territorio come quello di Lanciano, il suo comprensorio e la sua provincia.
Reagire è indispensabile.
L’idea è di mettere in rete i tanti talenti locali sparsi tra Lanciano, l’Abruzzo, l’Italia, l’Europa e il resto del mondo. Trovarsi, spesso ritrovarsi. Per confrontarsi sulle proprie esperienze, ragionare su dove va il mondo e dove vanno Lanciano e il suo comprensorio. Provare a indicare rotte, magari un cammino condiviso tra chi vive in Abruzzo e chi è lontano, ma che comunque si sente parte della propria comunità.
La proposta è di vedersi a Lanciano, venerdì 30 luglio, nel pomeriggio-sera.
Per cominciare, per provare ad approfondire l’analisi della nostra situazione regionale e locale. Vista da vicino, vista da lontano. Vista anche con l’approccio scientifico di lavori come quello della Banca d’Italia “La mobilità del lavoro in Italia: nuove evidenze sulle dinamiche migratorie”, realizzato da Sauro Mocetti e dal nostro Carmine Porello.
Chiediamo a ciascuno di voi di suggerirci e/o di invitare altre persone che potrebbero essere coinvolte nel progetto, sparse tra gli Appennini e le Ande, per ritrovarsi all’ombra della Majella a fine luglio.
Lanciano 16 giugno 2010
Un primo gruppo di promotori
M. Di Campli – V. Di Campli – G. & M. Di Fonzo – S. Imbastaro – A. Maffei – M. Miscia – A. RossiJan, 2011
Le radici di RATI
Il seme della Associazione RATI è stato messo a dimora in un terreno dissodato a lungo e con molta cura. Hanno portato alle ragioni fondamentali della sua costituzione (2011) argomenti provenienti da eventi di grandissima rilevanza: Berlino 1989, Maastricht 1992, Marrakech 1994, invenzione e diffusione della intelligenza artificiale, la rivoluzione digitale, il superamento del fordismo, la disintegrazione delle barriere mercantili, il passaggio alla economia della conoscenza, la nascita di nuovi lavori e di nuove figure professionali ovvero un profondissimo cambio di fase. La collocazione della nostra Regione Abruzzo all’interno di questo scenario e le connesse nuove sfide che da subito avrebbero richiesto cambiamenti comportamentali della intera classe dirigente, della intera comunità, profondi e pervasivi. A partire dalla metà degli anni ’90 sono stati aperti “cantieri innovativi” che richiedevano un cambiamento di approccio ai problemi dello sviluppo, non assistito, ma competitivo e non solo. “Passare dal subordinazione al protagonismo” così “il gruppo” scriveva nel marzo del 1999, in occasione di un storico incontro tra il partenariato istituzionale e sociale del Patto Sangro – Aventino e l’allora illustre Ministro Carlo Azeglio CIAMPI. Alcuni di quel gruppo, dopo tanti anni, si sono ritrovati a fondare R.A.T.I. (Rete di Abruzzesi per il Talento e la Innovazione) con il felice innesto di un bel gruppo di giovani talenti impegnati in attività altamente qualificate in Abruzzo e fuori.