Caro Giovanni,
avendo potuto apprezzare la tua straordinaria energia interiore, ci eravamo convinti che tu avessi una particolare dispensa rispetto ai mali di questo mondo. Credevamo, insomma, che avresti continuato per molti anni ad essere il Generale della nostra Associazione.
Eri solito chiamare a raccolta giovani, meno giovani, imprenditori, istituzioni, politici, rappresentanti della società civile per scuotere le coscienze e per parlare delle “grandi questioni”, come le chiamavi tu. Sapevi farlo benissimo, come pochi. Ascoltare i tuoi interventi con quel tipico crescendo di toni, di pathos, di partecipazione emotiva per poi arrivare alla pacata e costruttiva conclusione è stato uno spettacolo per tutti coloro che hanno avuto la fortuna o hanno avuto la voglia di seguirti in questi anni.
Hai catturato di nuovo la scena come solo tu sapevi fare. Però questa volta sei andato oltre … con questo tuo colpo di teatro oltre alle coscienze hai scosso anche i nostri cuori e la ferita che lasci è davvero dolorosa.
Il dolore che proviamo è immenso così come il dispiacere di non poter più condividere con te tempo, occasioni, cene, riunioni, idee e progetti. Ci sentiamo orfani e senza surrogati perché purtroppo siamo consapevoli che molti dei tuoi temi, dei nostri temi non trovano alcuno spazio di discussione pubblica.
La tua vita politica e civile è stata una grande odissea fatta di passione, battaglie, vittorie, sconfitte, rinunce e andrebbe raccontata per trarne insegnamento ed ispirazione oltre che per far conoscere a tanti abruzzesi chi è stato Giovanni Di Fonzo e cosa ha fatto per questa terra. Siamo troppo pochi a saperlo.
RATI è stata la tua ultima creatura e forse quella a cui hai voluto più bene perché fatta con persone che nutrivano per te oltre che immensa stima anche grandissimo affetto. Il nome di questa tua creatura racchiude tutto il tuo essere:
- la capacità di mettere a rete istituzioni, associazioni, scuole, Università, imprenditori;
- l’Amore per la tua terra;
- l’entusiasmo per il talento, lo studio e le competenze;
- la propensione all’innovazione, a guardare sempre oltre l’orizzonte comune.
Nell’acronimo manca forse l’accenno alle nuove generazioni, ma se manca nel nome non manca di certo nell’azione di RATI, poiché tutte le grandiose iniziative che abbiamo condiviso in questi anni hanno avuto il comune denominatore dei giovani e molto spesso dei bambini e dei ragazzi, la tua vera linfa.
Grazie Giovanni, Grazie Generale